Eccomi, chi non muore si rivede, tre mesi cavolo, tre mesi
che sono qui, ho aspettato davvero tanto per aggiornare il blog ed una
spiegazione c’è. Questo ultimo mese e mezzo è stato davvero complicato, non
tutto è andato come speravo e non tutto è filato liscio come l’olio. Premetto
che tutto quello che sto per raccontarvi lo sapeva solo la mia famiglia.
Cominciamo dall’inizio. Ricordate la mia famiglia ospitante? Signora single
sulla sessantina, amante della tv e del giornale, amante dei ristoranti e della
palestra? Bhè direi che non ne sentirete più parlare, perché non è più la
persona con cui vivo. Esattamente dopo due mesi esatti nella sua casa ho deciso
di chiamare la mia local e parlare con lei della mia situazione. Dopo varie
conversazioni scomode, dopo vari rimproveri, dopo vari pianti e giornate brutte
finalmente Sheila (la local) mi stava cercando un altro posto dove stare.
Arriva l’email, una nuova famiglia era pronta ad accogliermi. In un giorno ho
dovuto impacchettare tutto ciò che avevo accumulato in due mesi, sì un’IMPRESA.
Era una domenica mattina, Sheila viene a casa e con pacchetti, pacchettini,
buste, valigie, scatoloni mi accompagna nella mia nuova casa. Ad attendermi
alla porta c’era una signora carina, chiacchierona e molto curiosa. Il mio
primo giorno nella nuova casa è stato abbastanza normale, ero molto stanca e
penso che avessi anche qualche linea di febbre, ma tutto sommato loro erano
carini e mi avevano accolta con entusiasmo.
Subitissimo sono cominciati i problemi. Già dalla prima settimana,
ero sempre da sola dentro casa, spesso rientravano dopo le 8 di sera e quindi
dovevo comunque provvedere da sola alla cena, guardare da sola la tv o comunque
vivere come se stessi affittando una stanza.
Il problema principale comunque era che questa famiglia non
parlava inglese, cioè voglio dire parlavano inglese, ma non essendo la loro
prima lingua, molto spesso mi sentivo esclusa nei loro discorsi, non capendo
una parola di quello che dicevano.
Mi sono ritrovata di nuovo all’inizio. Sheila viene a casa
parliamo, alziamo la voce, ci calmiamo, forse dovevo spostarmi di nuovo. I
giorni seguenti sono stati abbastanza difficili, non mi sentivo ancora tanto
bene e dovevo comunque sopportare le loro chiacchierate in arabico o qualsiasi
lingua fosse e il gelo di Londra, 2/3 gradi con pioggia e passa la paura, tutto
sommato sono SOPRAVVISSUTA.
Nel frattempo ricevo una telefonata dalla local regionale,
il boss di sheila per intenderci, una signora molto carina e gentile che mi
ascolta e mi ripete che tutto si sistemerà. E così è stato.
Stavolta era venerdì, con gli stessi pacchetti, pacchettini,
valigie e scatoloni rieccomi nella macchina di Sheila, entusiasta di andare in
una nuova famiglia.
Host mum, host sister di 18 anni, host brother di 22 anni e
Gabi un’altra exchange student dal Cile. Non potrei essere più felice. Ho una
camera davvero grande, un letto davvero grande, inoltre i miei mi hanno spedito
un portatile nuovo nuovo, la famiglia è adorabile e adesso, bhe che dire? Dopo
la tempesta c’è sempre l’arcobaleno.
Ed eccomi qui, ora sono molto felice, posso finalmente
godermi questa esperienza come si deve, posso imparare l’inglese, posso uscire
e cucinare, insomma posso divertirmi, di tempo ne ho già sprecato parecchio e
non voglio perderne altro.
Volevo ringraziare soprattutto Isabella (local italiana
della wep) che nonostante lontana mi ha aiutato e supportato, Sheron (la local
regionale) che ha subito capito i miei disagi e Sheila che in fin fine mi ha
trovato la mia famiglia.
Mi dispiace di aver mentito a tutti spudoratamente
ahahaahah, ma era necessario. Io e i mia famiglia abbiamo passato davvero delle
giornate che non vorrei augurare a nessuno, ma l’importante è che ora sono
ancora qui, determinata, felice per raggiungere quell’obbiettivo così tanto
sognato.
Ciò CHE SEGNA FORTIFICA.
Bravissima tesoro!!! Giorno dopo giorno mostri tutta la tua forza! Piccola "guerriera" vai avanti così...SEMPRE!
RispondiEliminaQui a casa siamo tutti ORGOGLIOSISSIMI di te! Ti voglio tanto tanto tanto tantissimo bene!
Anche se manchi da morire non mollare!!!!
Un bacio principessa <3
Brava. In inglese diciamo "what doesn't kill us only makes us stronger" or also "good things come to those who wait"!
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